Spesso quando si parla di computer ci si riferisce banalmente ai comuni PC desktop o portatili a cui siamo stati tutti abituati nel corso degli ultimi anni.
In realtà esiste una tipologia di computer che la maggior parte del pubblico consumer non conosce, e che viene sfruttata per compiti diversi rispetto a quelli classici dell’utente medio.
Sto parlando dei supercomputer, macchine potentissime utilizzate ad esempio da enti governativi o istituti di ricerca per le finalità più disparate, per le quali non basta di certo anche il più potente PC attualmente in commercio.
In questo articolo ti spiegherò quindi cosa sono i supercomputer e a cosa servono.
Cosa sono i supercomputer
A dispetto di quanto il nome possa suggerire, per supercomputer non si intende un PC dalle specifiche tecniche migliori di tutto il panorama informatico; in linea generale non ci si riferisce nemmeno a qualsiasi computer su cui l’utenza consumer possa mai mettere mano.
Quindi, cos’è un supercomputer?
Con tale termine ci si riferisce a delle macchine particolarmente complesse, solitamente formate da numerosi PC collegati tra loro, i quali lavorano congiuntamente per eseguire delle operazioni molto complicate.
Ovviamente i singoli computer sono già prestanti se presi singolarmente, ma l’architettura che consente di farli lavorare in sincrono genera delle performance tali da ottenere una velocità di calcolo impressionante.
I primi supercomputer nascono a partire dagli anni ’70, ed erano apparecchi ancora più complicati di quanto non lo siano già ora; molto più grandi, anzitutto, e soprattutto non compatibili con alcun processore comune (sebbene a quell’epoca pochissimi avevano il privilegio di utilizzare un computer).
Oggi anche la tecnologia di queste macchine ha fatto passi da gigante, tanto da rendere i supercomputer oramai compatibili anche con l’hardware più comune (di alta gamma ovviamente).
Supercomputer: per cosa vengono utilizzati
Una volta spiegata la definizione, è lecito chiedersi: a cosa servono i supercomputer?
Come avrai già potuto capire dal paragrafo precedente, lo scopo di queste apparecchiature è quello di eseguire un numero elevatissimo di calcoli nel minor tempo possibile; più calcoli un computer riesce a svolgere in un determinato intervallo di tempo, più velocemente avverrà l’operazione per la quale tali macchine sono state programmate.
Di conseguenza, data la natura dei supercomputer, le dimensioni ed i costi, tale tecnologia non si presta al tradizionale pubblico consumer, ma piuttosto ad enti, istituzioni o centri di ricerca che hanno la necessità di svolgere operazioni molto complesse. Qualche esempio su cosa fa un supercomputer?
Esegue milioni di operazioni al secondo per elaborare algoritmi per grandi aziende tech, eseguire simulazioni fisiche, aerospaziali o militari ed in generale svolgere problemi di natura scientifica ma anche sociale.
Non per ultimo è da citare il grande supporto che queste macchine stanno dando a tutto ciò che concerne l’intelligenza artificiale (IA, o AI in inglese); se oggi abbiamo a disposizione assistenti vocali sempre più smart, programmi ed applicazioni ancora più intelligenti, il merito va dato sicuramente anche ai supercomputer.
Progetto Top 500
Una curiosità attinente al mondo dei supercomputer è il progetto Top500.
Si tratta di una speciale classifica aggiornata ogni anno per individuare i 500 più potenti computer del pianeta; l’iniziativa nasce già nel 1993, ed ancora oggi continua a stilare un ranking dettagliato di questa nicchia.
Tra i curatori di questo progetto ci sono alcune tra le più importante personalità in campo accademico/informatico di tutto il mondo.
Ad oggi i paesi che contano un maggior numero di supercomputer presenti in questa graduatoria sono Cina (con oltre 200 computer), USA (oltre 100) e Giappone (poco meno di 50).
Nella classifica tuttavia figurano altri paesi come: Francia, Germania, Paesi Bassi, Irlanda, Canada, Regno Unito e Italia, che completano quindi la top 10 dei paesi più rappresentativi.
Qual è il supercomputer più potente del pianeta?
Stando all’ultimo ranking, datato Novembre 2020, il giapponese Supercomputer Fugaku A64FX 48C risulta essere il supercomputer più prestante del mondo, seguito da due macchine made in USA (Summit e Sierra).
Un indizio indicativo sulla potenza? Il numero di core presenti nelle CPU di queste tre macchine va da 1,5 milioni ai circa 7,6 del Supercomputer Fugaku.